Or che al porto le stanche vele
A riposar posasti,
O nocchier di ventoso pelago,
Volgi lo sguardo alla pulzella tua,
Che in questi giorni di brivido gelo,
Dolce imeneo rimembra
Di passato ardore
E di assolata terra natia*.
Non il ruinoso sbatter dell'onde
Sul picciol letto nuzial del barco,
Ma il dilatato spazio
Che le braccia aperte crean
Con le figlie tue e con gli amici tuoi,
Talamo sarà di serena gioia
Nel ricordar il fuggevol tempo
Di nostra giovanile etade.
*entrambi pugliesi
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