Nel final di nostra vita
Del cor la faglia* gli ormeggi ruppe,
Un colpo al petto venne
Che piegò me in due.
Sbarrati gli occhi la tetra terra fissaron
E non, come pria, spavaldamente il cielo,
E fredde di sudore gocce
Acre bagnaron il saccente capo.
Immobile stette a valutar la miseria sua,
Ma rapido a lui l'angiol biondo apparve,
Con occhi ridenti la turgida bocca a lui dicea:
"Su, andiam a riparar la tua ferita".
E allor compresi dell'orgoglio lo sfregio
Che nel cor inciso era.
Adorato mio sogno
Quanto arduo è lo scalar il monte
Che porta al Paradiso tuo,
E che di Zorro il segno al cor
Lascian le spine che nome han
Mal d'amore.
*terremoto in Italia centrale agosto 2016
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