Flussi di onde nascoste
Al ginocchio mio son poste
Per seguir più snello
Della bella mia l''amor sfuggente e bricconcello.
Seduto sto nel mio inciampo
E attorno scorre il color del tempo come un lampo.
Fugge la vita nell'antico male
Che nome ha "Dolor" e cognome "Più non mi cale".
O tu, tuberosa dei sogni miei, che sinuosa
E ridente gioia dai a chi non osa,
Ferma il tuo passo solo un istante
E volgiti indietro al tuo amante,
Senti come il suo respiro è stanco,
E come l'inane corpo aspira al tuo fianco.
Agile cerbiatta che saltelli nel tuo dirupo
Sempre a te pascolo sarà di primavera,
Ma a me nella vecchiaia-lupo
Delle stagioni il cibo sarà sera.
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Franco Marangoni, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.