Non ci udirà nessuno
chè le tronche muoiono in un grido
e il grido è richiamo panico o stupore
Ma noi comprenderemo il suono
nel suo vuoto d’aria
e avremo cognizione per una volta
di brevità, un segmento e agli apici
alba e tramonto al sorgere
d’uno stesso istante
È breve il giorno
il passaggio dai miei ai tuoi occhi
Ignorano i piedi questo turbine
il ritorno ai nidi al coro
tra i rami all’apparenza nudi.
Non ci udirà nessuno
che il rincorrerci è consumare il giorno
in altri lidi e il vivere è già sogno
di noi in disparte nello stupore d’essere noi
per sempre come ai primordi della storia.
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