Pubblicato il 26/12/2024 17:23:21
Ho paura di te, mare, di tutto il mare che ho dentro, coi suoi angeli insonni, gli amori consumati. E' lo stesso, il ruggito, l'agonia nei fondali, la stessa l'immensa ricchezza che fa girare in giostra i gabbiani. Ho paura del tuo sale che apre le ferite là dove la carne è più amara e inconsolabile, il lamento, eppure tu rassicuri con la tua ritmata anarchia, così che vorrei non aver più paura di te e sapere che è sale e ruggito e abisso il medicamento a questo mal di vivere che m'assedia mentre tu limi, coi flutti, le aguzze rocce e chiami azzurra la morte che salva.
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