Leggevo qualche giorno fa un articolo di un ecomomista di cui non ricordo il nome. Costui, con tanto di cifre e dati economici, ipotizzava che presto la Russia avrebbe avuto un tracollo economico simile a quello che ebbe l'unione Sovietica negli anni'80.
Il tutto grazie alle famigerate sanzioni che la NATO e gli USA hanno decretato contro la Russia, a loro dire, per punirla dell'invasione dell'Ucraina. Ora, non volendo scendere nei particolari e non volendo stare qui a disquisire dei torti degli uni e degli altri, vorrei soltanto richiamare l'attenzione su un punto:
La sconfitta della Russia sarà anche possibile e dunque sul punto di avverarsi. Anche se, sinceramente, non mi pare che noi si stia molto meglio: le sanzioni economiche decretate contro la Russia, stanno avendo un effetto boomerang.
La crisi economica, causata dal conflitto per procura in Ucraina tra Nato e Russia, spinge i paesi europei sempre più a destra, restringendo i diritti dei lavoratori, precarizzandoli e malretribuendoli all’inverosimile.
In definitiva mi chiedo e chiedo ai fautori della guerra ad ogni costo atlantisti sfegatati: Va bene che dobbiamo vincere la guerra contro la Russia. Ma una volta vinta questa guerra, ci restituirete i diritti, le libertà, la giustizia e tornerete a redistribuire la ricchezza?
Oppure come sempre la vittoria, che farà implodere l’orso russo, ci lascerà appesi come lepri al carniere di governi illiberali? Questo gli economisti, gli strateghi, gli statisti, non ce lo dicono. La propaganda guerrafondaia ormai regna sovrana in Europa, sorvolando sulla difesa della propria storia e ideali. La propaganda è quando si parla delle migliaia di morti russi in guerra e si tace di quelli ucraini. Propaganda è quando si piange su 1.400 morti israeliani e si sorvola su 45.000 e più vittime palestinesi.
Propaganda è mostrare la rovina economica in cui si dibattono i russi, nascondendo le migliaia di licenziamenti, la povertà che aumenta, l'inflazione che prosciuga i salari rimasti al palo... Propaganda è denunciare l'oligarchia illiberale russa, facendo finta di ignorare che,le cosiddette democrazie occidentali, stanno inesorabilmente decadendo nell'autoritarismo e nella militarizzazione forzata.
*** Auguri di cuore e con tutto il cuore: possano queste festività portarci fuori da questa deriva che sembra trascinarci inesorabilmente verso un mondo sempre più afflitto da crisi economiche, guerre, fame, massacri e miseria. Un mondo che si sta buttando tra le braccia di una masnada di speculatori, fascisti, sfruttatori, razzisti e guerrafondai.
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