Se ne accorse sul far della sera
La Pina austera
Che sul barco ritta
Al compagno suo indicava la dritta.
Spruzzò il suo volto
Di salsa onda la veloce chiglia
Che al porto volgea dopo tante miglia.
Asciugò rapida con mano
L'umido viso al sole lontano,
Ma il silenzio della sera
E lo splendor del caldo astro che più non c'era,
Mosse l'animo suo a infantil ricordi
E il triste e il gaio in precari accordi.
Picciol lacrima credea nei suoi occhi
Perché l'interno suo non eran balocchi.
La maligna natura chiuso aveva a lei lo sbocco
Del pianto al suo trabocco.
Ma ora scienza vuole
Che il femmineo sentore
Dal ciglio esca come fluido amore
E bagni l'arido maschio
A divenir di sogni pescatore.
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