I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.
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67 (2024) Per il compleanno dell’amica ex navigatrice
Or supina nella terrena casa, Su morbido notturno letto, Un riposante sonno Di sogni colorato, E non più nel barco Al tremor dell'onda buia Che sempre l'occhio sveglio, A Morfeo in lotta, Attento era. Pensieri nascon di ricordi antichi Qui nel silenzio della dimora bella. Fuggir da questi, Ma l'animo non vuole, Perché è dolce l'umido sorriso. Ma oggi special è il giorno: I passi avanti e retro, Il brioso mescolar di aromi del cibo tuo, Per placar degli amici l'irrequieto verbo. Tutto è rumor di risa e vociar grasso, E il vino aiuta. Poi il tempo passa, E ognun al proprio focolar ritorna. Un fuggevol sguardo allo specchio in casa: "Specchio delle mie brame, Chi è la più bella del reame? Perché mi guardi? Perché io vedo te e me? E' la mia festa sai!" Sì, ti faccio io la festa! risponde l'eco. Parola ambigua, Or l'imago vedo e ho paura. Pungente nelle membra Della notte il brivido. Poi al mattin risorge il sole, Anche d'inverno, E nello specchio un raggio manda, E tutt'attorno è un luccicar di luci. Si! son la Pina, Son la più bella del reame, E anche tu, o specchio, Vieni alla festa del mio tegame!
Id: 72364 Data: 07/01/2025 07:55:33
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64 (20024) Per il compleanno del nipote, uomo di lettere
Ventidue anni da viandante Sulle arcane vie del sapere: Né corroso baglior del giorno Vincer può il silenzio della notte, Dove feconde idee di letture intense, Quiete e tormento trovan di sogni reali. Io, amico tuo di strada, Percorso ho già il mio cammino, E il sogno urta l'aspro terreno E l'amaro risveglio contezza fa Di umido ciglio. Su, mi rialzo e muovo timidi passi, Tu sei già lontano, ti vedo laggiù, Vicino al punto di ristoro, Sorrido e una gioia sento, Io sono te, sto arrivando.
Id: 72363 Data: 07/01/2025 07:19:08
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63 (2023) All’amico ex navigatore in terapia termale
Acqua che pria rapida S'apriva al salso barco, Dove sicura mano domava Il vinoso mar egeo, Or, come tiepido calor termale, Molle accarezza il dolente braccio, Che lacerto lavor tendineo Spezzò nel tempo dolci sogni Di marino vagabondar. Sorte maligna volle Il barco suo in darsena, Sospeso nell'aere inane, Mentre l'ossuto duce, Nella materna acqua immerso, Assurdi ginnici gesti A destra e a manca fa, Non più ad una meta aduso. Quanto ti son vicino per etade, Caro amico mio, Che duro è sollevar con forti braccia Le pesanti idee di noi mortali, Sedimento antico di credenze errate. Anch'io, come te dolente, Pur non navigator di pelago, Guidar credea la navicella mia. Quante volte parole vane Su grassa voce incise, Di retro tornaron come eco. Su, lasciam al giovin Telemaco Il frizzante solco marino; All'orizzonte per noi Il caldo sole della sera, Che riverbero invia Freschi anni del passato E risa aperte Della vacuità del tempo.
Id: 72362 Data: 07/01/2025 07:09:41
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61 (2022) Compleanno di un amico cardiopatico
Oggi, amico mio, Suonan per te voci d'auguri, E proibito è il balbettio. Il giorno dopo verrà con i suoi muri, E faremo allor come Angela Piero Che della vita sempre fu nocchiero: Parole piane, Bach soffuso, All'ascolto nessun deluso. E alla sera, pria che l'occhio stanco Del lungo camminar di vita, Al sonno consolator s'affida, Uno sgardo al ciel stellato, E un sorriso al nostro fato Per travagli e gioie ad ogni nato.
Id: 72359 Data: 06/01/2025 08:14:52
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60 (2022) Alla moglie dell’amico navigatore
(dopo intervento chirurgico per ostruzione naso-lacrimale) Se ne accorse sul far della sera La Pina austera, Che sul barco ritta Al compagno suo indicava la dritta. Spruzzò il suo volto Di salsa onda la veloce chiglia, Che al porto volgea dopo tante miglia. Asciugò rapida con mano L'umido viso al sole lontano, Ma il silenzio della sera, E lo splendor del caldo astro che più non c'era, Mosse l'animo suo a in fantil ricordi, E il triste e il gaio in precari accordi. Picciol larima credea nei suoi occhi, Perché l'interno suo non eran balocchi: La maligna natura chiuso aveva a lei lo sbocco Del pianto al suo trabocco. Ma ora scienza vuole Che il femmineo sentore Dal ciglio esca come fluido amore, E bagni l'arido maschio A divenir di sogni pescatore.
Id: 72358 Data: 06/01/2025 08:05:48
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58 (2021) Agli amici navigatori per il loro anniversario
O Posidone, re delle acque, Lasci il navigator tuo figlio Dalle membra ossute e salse, A rimirar terra e cielo Irrequieto su pruriginosa* sedia? Rispose al dio del mare l'amorosa Venere, Ricordando a lui che del nocchier E' l'imeneo giorno, E l'inquieto rossor che il corpo agita*, Non è che il rimembrar antichi ardori Di giovanile etade. Tu sai, o dio dell'onda, Che nata son dalla spuma del mare E ora ti prego lasciali andare! Affida a me, dolce ninfa dell'amore, I tuoi equorei figli, Che da tanto tempo cullasti nel vasto seno. Sono io ormai il duce loro, E su terrene mete li condurrò per mano. E alla sera, Quando il sol che pria c'era, L'oscuro buio la stanca mente di pensier affolla, Morbidi letti io darò loro, E un soffice velo sugli occhi soffierò. Così nel sonno ricordi antichi, Fugaci ombre di vissuta vita. Poi il sol all'alba risplenderà focoso, Così nel suo ciclo eterno, E noi con lui. Ma l'amata Venere Guida non sarà un giorno E i nostri sogni Sogni resteranno. *dermatite
Id: 72357 Data: 06/01/2025 07:42:29
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57(2021)Al nipote per il suo compleanno nel giorno di Pasqua
Lo chiaman oggi giorno radioso, Scompare dell'inverno il buio melmoso. Sì! Resurrectio dice la chiesa, Ma per il giovin la corsa è già intrapresa. Diciannove passi nel sentiero della vita E la sua ferrea idea non si è arruginita. Uom di lettere è la meta E del saper i rami tutto lo allieta. Amico mio! quanto del vecchio che ti scrive Il confin vede delle aspettative. Umido l'occhio il ricordo pensa E nello specchio l'imago sua s'addensa. Entra tu allor nel vasto mondo con il tuo splendore E lascia a me del tuo fresco ardore L'ammuffito sudore.
Id: 72356 Data: 06/01/2025 07:09:19
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27Malattia e morte della moglie(Secondo tempo di vita)2008..
Alla mia compagna con lo stesso lutto Sono uscito all'aperto Appena tu, filo di sole, Hai toccato la mia porta. Non ho voluto farmi attendere. Sei al mio fianco come una buona febbre Che ti dà un caldo aroma di fiore. Tolgo la mano dagli occhi, Sollevo le palpebre e vedo che la notte Non abbaia più accanto al mio letto. Mordo la frutta succosa che mi manda Il sogno con le sue ali meravigliose. Ma è sogno o son desto? Le nostre strade non portano a nessuna meta: Tutte terminano in noi. E' bello camminare, Bello essere gran tenerezza Con un cuore vicino, Con un dolore remoto. Ormai non c'è più nulla- Passato, futuro, ombre, gioia- Fuori di noi. Ascoltami ora, ascoltami sempre Come io ascolto te. Sono un ramo del tuo albero, Un pezzo palpitante del tuo essere. E quando giungerà nella notte oscura Cronos, il dio del Tempo, Ed entrerà senza infrangere i vetri, Solitario lupo che morderà i miei libri, Tu allora scenderai come fata Lungo il declivio dolce e verde della riva Alla barca della sera E la notte brillerà lucente e bella.
Id: 72351 Data: 05/01/2025 16:30:25
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23(1972) Impressioni su Bologna
Impressioni su Bologna al tempo delle rivolte studentesche O nei cortei fumosi gridando: "Basta...vogliamo..." E poi volgi lo sguardo Sui cornicioni caldi di melma. Questa città che si frantuma in solide luci, In parole aperte sputate sulla faccia.
Id: 72350 Data: 05/01/2025 15:38:11
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56(2020) A Pino e Pina navigatori per il loro anniversario
In questa tetra ora Dove la maligna falce dimora*, Un picciol fuoco di lontano affiora, E ancor la vita adora. Due Pini accanto e l'un l'altro non ignora, Scavato il volto che marine mete esplora, Una dolce pausa infiora. Non più l'animo s'addolora, Oggi è il giorno dell'amor che innamora, E un ramo all'altro avvinto si colora. Oh quanto l'aedo vostro allora Offrir vorrebbe la voce più canora! Ma la spezzata gioia lui divora. *pandemia di covid
Id: 72347 Data: 05/01/2025 08:45:21
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55(2020) All’amico navigatore
All'amico navigatore con la barca ormeggiata in Turchia S'arresta il barco sulle iliache sponde, E là s'acqueta dal nervoso ondeggiar. Scorre il tempo nel suo torpore E le vele al vento, ambigue amanti, Raccolte sognan di salso mar. Ma l'invidioso dio del mar, Che sempre maligna folgore All'uomo dona, Un picciol mostro velenoso* invia. Scalpita il nocchier Che svestir vorrebbe il dormiente barco, E in bramoso amplesso Solcar opime acque. L'amor il dio or nega, E della falce bieco il volto appare. Ma nasce il sol che muore, E così sarà nel tempo, E nulla potrà sfuggir Al cor che arde. *pandemia da coronavirus
Id: 72346 Data: 05/01/2025 08:30:51
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52(2019) Gli amici navigatori in Tracia
O tu che solchi le perigliose acque Con legno di Cibele, E timor non hai di tracia terra, Narra a me, Stantio sognator di veneto suolo, Le inquiete onde di oscuro mar Che i precursori tuoi, Di omaggio degni, Domaron con ardita guida. E dimmi della dea tua Che accanto sta all'Odisseo suo, E ogni dì solerte opra Per sedar lo scabroso barco E l'austero duce. Ma al tramonto, quando il sol Lo stanco giorno sciogliendo va, Taciti miran lo splendor del cielo, Respiro con respiro nell'ombra che avanza, E nel tremolio degli astri Che timidi spuntan nel brivido della sera, Ricordi affioran Di amorosi sensi e giovanili ardori.
Id: 72343 Data: 04/01/2025 18:54:22
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51(2019) Uovo di Pasqua e di gallina
Ti guardo e penso in questo giorno, O picciol uovo di mercato. Te non apron avide man chiassose Di eccitati infanti, Come ai fratri tuoi di cacao nomati Per gioir di illusion caduche, Ma sbatter devon il tuo fragile velo Per mostrar silenzioso tuorlo e chiara, E questa è la vita. Un povero bipede da cortile ti mise al mondo, Così come sempre nell'eterno tempo. Visse la vita nel buio degli anni e nel chiaror del sole, E si acquattò timida e tremante Mutando veste E si adattò vivendo. Sempre tu, o uovo di gallina, Avrai con te il tesoro di noi tutti: La vita vita. Nell'altro uovo invece Festoso grido di sorpresa, Balsamo dolce per assopir delle ferite il tempo, Regalo amaro, Rigida icona del nostro superbo andar.
Id: 72337 Data: 03/01/2025 09:07:04
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50(2018) Gki amici Pino e Pina in navigazione a Lesbo
O Pini marittimi Che del salso mar egeo Linfa odorosa l'aere impregna, Su, in silenziosa rotta, Profumate la lesbica culla* Di colei che le lucenti stelle cantò Attorno all'argentea luna. Al vecchio poeta, All'ombra del pallido giuggiolo, Rimane di Saffo la lacerante brama. *la poetessa Saffo
Id: 72336 Data: 03/01/2025 08:47:51
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49(2018) Un regalo degli amici pugliesi
Rotondità di caciocavallo La mia fantasia non è più in stallo. Porsero gli amici a noi mammella Per alimentar la nostra di etade fontanella. Odor di casa esso profuma E pugliese sapor di latte spuma. O amici miei Non ponete nel cor una mina Che scoppiar fa il nostro guscio E sentir della morte infantil lo struscio.
Id: 72334 Data: 02/01/2025 08:12:40
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48(2018) Gli amici navigatori tornano alla casa d’origine
Buo viaggio, amici miei, alla terra natia, Un batter di ciglia e il cuore dice: è mia! Ma il tempo nel suo oscuro andare A sentir del sentimento il tutto Ruvida coltre pose di ore amare, E del Pascoli il fanciullin scompare A noi mortali che dappertutto Voliam con superbe ali E dell'illusion rimane il mare.
Id: 72333 Data: 02/01/2025 08:05:39
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47(2017) Autoicona
Caro Franco Sono stanco. In colonia* portiere in seconda, In casa coi tuoi mai sull'onda. A te sempre il motto "il dovere" Così lo scorrer mio fra giorni e sere. Divenni poi adulto E della conoscenza imparai il culto: Dottor esperto della mente, Ma per i suoi rimase un niente. Venne della vita il temporale* E, solo, più nessuno ti cale. Or son vecchio E come l'acqua in secchio Gettato sarò nello scolo del buco oscuro, O, come ultima speme, A rinvigorir del giuggiolo la pianta Che accanto al muro Della casa mia a volte canta Quando un pallido sole preme A far nascere foglie e frutti E furtivi sguardi dicon: quanto son brutti. *da bambino tornei di calcio sulla spiaggia *morte della moglie
Id: 72332 Data: 02/01/2025 07:57:42
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46(2017) Agli amici navigatori nel loro anniversario
Or che al porto le stanche vele A riposar posasti, O nocchier di ventoso pelago, Volgi lo sguardo alla pulzella tua, Che in questi giorni di brivido gelo, Dolce imeneo rimembra Di passato ardore E di assolata terra natia*. Non il ruinoso sbatter dell'onde Sul picciol letto nuzial del barco, Ma il dilatato spazio Che le braccia aperte crean Con le figlie tue e con gli amici tuoi, Talamo sarà di serena gioia Nel ricordar il fuggevol tempo Di nostra giovanile etade. *entrambi pugliesi
Id: 72328 Data: 01/01/2025 11:58:45
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44(2017) All’amico navigatore
Or che lasci noi terrestri A districar gli oscuri intrighi, Vai per l'aere aperto sulle mobili onde Ad assaporar la vera vita, Che a noi reclusi Dolce illusion permane. Godi, amico mio, Di questo picciol momento di profumo E oblia, nel lieto cullar del barco, Le tetre ore invernal del burracoso gioco*. *assieme nelle partite di burraco
Id: 72327 Data: 01/01/2025 11:41:46
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43(2016) Compleanno dell’amica navigatrice
O Pina* che con la tua fenmminea chioma Al solatio capo del Pino* tuo Dolce ombra ponesti, Godi in questo dì speciale la quiete Di sereno tempo di tua etade. La linfa tua vital Scorre di ramo in ramo E calda di amorosi succhi S'accosta al Pino accanto Gonfiando le geografiche sue vene, E all'ossuto irrequieto suo corpo Vigor di lontane mete. Quanto è diverso il pino silvestre mio Che nomato è nell'Alpi nostre: "cirmolo" Guanciale* serve al bianco crine mio Che stanco posa le speranze vane. *marito e moglie navigatori *cuscino da letto con trucioli di cirmolo
Id: 72319 Data: 31/12/2024 15:37:32
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42(2016) Infarto
Nel final di nostra vita Del cor la faglia* gli ormeggi ruppe, Un colpo al petto venne Che piegò me in due. Sbarrati gli occhi la tetra terra fissaron E non, come pria, spavaldamente il cielo, E fredde di sudore gocce Acre bagnaron il saccente capo. Immobile stette a valutar la miseria sua, Ma rapido a lui l'angiol biondo apparve, Con occhi ridenti la turgida bocca a lui dicea: "Su, andiam a riparar la tua ferita". E allor compresi dell'orgoglio lo sfregio Che nel cor inciso era. Adorato mio sogno Quanto arduo è lo scalar il monte Che porta al Paradiso tuo, E che di Zorro il segno al cor Lascian le spine che nome han Mal d'amore. *terremoto in Italia centrale agosto 2016
Id: 72318 Data: 31/12/2024 15:22:31
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41(2016) Agli amici in navigazione con la loro barca
O Fiore del Levante* Che al vate Foscolo Mammella offristi del tuo bianco nettare, E ora alla perfida Albione* i rumorosi tuoi ritrovi, Serena pausa di ristoro Concedi agli amici nostri Che del periglioso navigar Stanche le membra hanno. *Zacinto *molte discoteche inglesi nell'isola
Id: 72317 Data: 31/12/2024 15:06:27
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40(2016) Terapia al ginocchio
Flussi di onde nascoste Al ginocchio mio son poste Per seguir più snello Della bella mia l''amor sfuggente e bricconcello. Seduto sto nel mio inciampo E attorno scorre il color del tempo come un lampo. Fugge la vita nell'antico male Che nome ha "Dolor" e cognome "Più non mi cale". O tu, tuberosa dei sogni miei, che sinuosa E ridente gioia dai a chi non osa, Ferma il tuo passo solo un istante E volgiti indietro al tuo amante, Senti come il suo respiro è stanco, E come l'inane corpo aspira al tuo fianco. Agile cerbiatta che saltelli nel tuo dirupo Sempre a te pascolo sarà di primavera, Ma a me nella vecchiaia-lupo Delle stagioni il cibo sarà sera.
Id: 72309 Data: 30/12/2024 09:12:32
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38(2015) Il giorno dell’eclissi a Pasqua
Oggi languisce il sole E tutte le cose son ora sole. Ombra senti di salita dura E della casa tua crepate son le mura. L'inceder tuo arranca E pian piano la luce manca. Fermi i colombi muti Ma di lontan sirena di suoni acuti. Nell'oscura terra il ferito giace E del sol la nebbiosa luce A lui speranza non più conduce. Il mio amor non conosce eclisse, Perché allor nell'animo mio risse? Perché pugnace lotto Per affermar del mio pensier il motto: Paura non temo dell'offuscar del giorno A te, amore bello, io sempre torno. E se, sulla strada steso, nel cor ferito, La luce anelo, Poco poco del sol fugge il velo E tutto inchiara Perché vicino sei, o cara. Serpe maligna il sol nelle sue spire Nel tempo poi avrà nelle sue mire E notte buia sarà, eclissi total nomata, E gli occhi spenti ormai Invocar non potrò l'amata Che oggi ancor pur con fioca luce Alla vita piena me conduce.
Id: 72308 Data: 30/12/2024 08:57:14
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37(2012) Rimembranza
Non più al pian di sopra Scalpiccio di furtivi passi*, Che al pian di sotto dove io m'aggiro Dolce rimembranza copra. Storia antica di infantili grida E di corse avanti e retro Il pulsar di vita senza metro. Nel silenzio della casa or miro Quella foto sulla porta appesa Dove scritto sta Che la vicin di sopra è dipartita, Lasciato ha la sua lieve vita. E tu, ombra vivente, Nell'assordante quiete, Conti e riconti quanti ne miete Colei che di falce vestita mente Per l'illusion di fugace ardore. Infame specchio che rimandi l'onta Del disfacer del corpo di chi conta, Or non più ti guarderò Per contemplar il fantasma mio, Perché amoroso specchio ogni dì appare: O dolcezza mia, son gli occhi tuoi un mare. Rifletto in questi il giovanil furore Che ristoro trova dal nero affanno, E il color delle sue vesti I miei passi fanno lesti E, come un tempo, nuova forza danno. O fresco aroma di primavera Che ogni stanza mia rendi vera, Piena la voce tua ascolto E della nera imago più non vedo il volto. *morte della proprietaria
Id: 72307 Data: 30/12/2024 08:38:29
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36(2011) Alla mia compagna in Australia dal nipote nato
O nonna felice Che or non pensi a Berenice*, Nel pargolo immersa Hai la mente proprio persa. Non è tempo di galleggiar nel mare Assieme al tuo compare, Perché al tuo nipotin devi pensare. Ma sì, fringuella mia, Fuggevol è il tempo nella sua malinconia, Godi il tuo piccin dagli occhi grandi Che al suo visin continui baci mandi. Non badar al bianco vecchio Che di tua gaiezza non fa specchio. Non vede della sua donna il brio Che gli occhi suoi ardenti dicon: "il bimbo è mio!" Or sali e scendi dalle scale Che l'età tua non ti cale, Fatica non ti è nota E il mover tuo è come ruota Che gira sempre da amore spinta E che nel cor tuo è dipinta. Allorché nel continente antico Sospirando ricorderai il tempo amico, Gocce scenderan dagli occhi tuoi senili A bagnar il corpo affranto Di dolci imago e di materno vanto. Ma non ti rabbuiar, piccina mia, Che il destin a noi aprì un'altra via. Ignoti fummo l'un con l'altro Fin che la nera falce venne* A spezzar le nostre penne. Vagammo allor incerti Per continuar a viver aperti. Ma un breve incontro amico La via chiuse al dolor antico. E l'amor che fa scintille In ogni dove porta faville E, or del bimbo, or del veccho, Accende il cor e tende orecchio, Per ascotar della vita il suono Che la morte butta giù dal trono. *vacanze in Egitto *entrambi i coniugi morti della stessa malattia
Id: 72306 Data: 30/12/2024 08:05:10
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35(2011) Alla mia compagna nel giorno di Pasqua
O tu che il biondo crin, Picciol colle di retro al capo, Al sospirar mio mostri, Son tanti ormai i giorni nostri Che Amor sorrise lieto E dagli occhi suoi fuggì il divieto. Ressurectio oggi la festa chiama, E dal profondo abisso Dove l'animo mio era fisso, Si muove or verso la luce Che il dolce volto tuo conduce. Allo squittir della voce tua Che l'aere riempie di stagional colori, Fan eco gli augelli con i loro cori. Ma geloso il sol della tua beltade In fretta fugge e se ne va, E il buio scende E in ogni anfratto si distende: Invan la mano allungo per l'imago cara, Ma come fantasma essa sfugge E allor il il dolor mio rugge. No,no! Non sparir nel nulla O balsamo della mia culla. L'inverno ha la sua neve Ma io aspetto te che sei primavera lieve. Volle il fato separar la storia nostra*, Così che giunti al terminal della dipartita Meditiam sulla di noi vita. Come un film vediam negli anni Scorrer risa, pianti, affanni, Scherzi e vociar grasso, E il cuor al rimembrar sempre più un masso. Scomparve poi il tutto E soli fummo, compagno il lutto. Ma per ogni mortal c'è la sua cometa Che brilla e dà la mèta. Or percorriam assieme Senza falsa speme Gli ampi sentier del Paradiso Perché dentro c'è il nostro viso. Immuni siam del declino Perché l'orgoglio s'è fatto piccolino, E della vanità del mondo Lasciam agli altri girar in tondo. *entrambi i coniugi morti della stessa malattia
Id: 72295 Data: 28/12/2024 17:46:40
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31(2010) Ai due giovani amici nel giorno dell’Epifania
(dopo aver appeso un lenzuolo alla soffitta del mio garage per riparare l'auto dalla caduta di scaglie) O amici miei, Dolce imago degli anni andati, Dono a me portaste Un lungo lenzuol bianco Per coprir la vanità mia Da cadenti scaglie di vetusto tetto. In questo dì la rugosa Vecchia Su ruvida scopa Sogghigna pacchi agli illusi infanti, Ed io stesso, scalfito da tiranno Tempo, Che simili fa i solchi miei alla matrigna arcigna, Godo di questa soffusa luce Che sul bianco mantel si pone. E l'antro tetro, Dove la vanità mia riposa, Di tenua luce s'accende. E mobil ombre appaion, E il fanciullin che dentro te s'annida, Contrastato Amor reclama, E sogni e speme vuole. O amati amici Cullar lasciatemi in questa reggia, Che il buio presto verrà A spegner la fugace mia fiamma. Di cotal gioia son debitore vostro, E a voi questa non bucata calza porgo, Così che scintilla d'amor rimaner possa, Quando sull'alata scopa assiso sarò Con la grinzosa strega Verso l'infinito oscuro.
Id: 72291 Data: 28/12/2024 09:10:15
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30(2009) Il Presepe a Natale
Nel dì fatal Che volle il pargolo divin Esser omo, E il caldo fiato di stanchi animal Sul nudo corpo, Unica gioia di crudel vita futura, Nell'umido loco diffondossi, Meditar mi fa il fuggir la vita via. O tenerel che la bianca linfa suggi Dal fresco colle su te chino, Perché vegg'io il bianco mio crin, Le caduche speranze e il solitario nido? Lassù nell'alto trono assiso Eterno stavi e compagno il gaudio t'era, Ma giù scendesti per mostrar la follia nostra, O forse divin favilla a te somigliante. Scintilla d'amor che in noi s'accende E che riviver fa la dolce speme, E' il Natale nostro di pianto e gioia, E tu, o bella mia, Imago dai cerulei occhi e turgide labbra, Nascita portasti nell'antro mio scuro E nel focolar del mio cor. La tua divina brace mai si spegnerà, Pur se il Tempo, con la sua croce, Compagno sarà dei miei vetusti anni. O pargolo divin, Sono io te in questo giorno, E il cor mi batte forte E godo il Paradiso tuo.
Id: 72285 Data: 27/12/2024 17:42:53
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29(2009) Alla mia bella
Occhi miei vedete Qual bianco splende Il viso della donna mia Di perle adornato. Orecchie mie che nell'ampio aere Vi dispiegaste a vela, Ascoltate il suon delle parole sue Che al cor giungon come tagliente lama. I dolci colli del petto suo Ov'io il capo reclino stanco, Linfa vital porgon alle fugaci illusion Del bianco mio crine. Il tempo passa e s'appropinqua l'ora Ove il sol riposar dee Come lo spirto in affanni preso, Ma mirando l'azzurro cielo degli occhi tuoi, Un raggio di sol rispunta Ad albeggiar le tenebre mie, E l'alma sconsolata Vigor riprende di novella vita. Tu, verdi rendi i miei desiri, Tu, erba fresca di prato ove io mi pasco, Ogni dì salutar mi fai l'aurora, L'imbrunir non veggio più la sera.
Id: 72284 Data: 27/12/2024 17:26:35
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28(2009) Alla mia compagna per Pasqua
Cara Sonietta Il tuo sorriso mi diletta, Le tue labbra rapaci Mangiano i miei baci. Oh se nell'amplesso tuo in cui m'annego Partorir vedessi una bambolna di lego, Che del latte tuo fluente Resuscitar potrebbe immantinente! E come Pinocchio diventar bambina E la chiamerei Pulina. In questo giorno di festose campane Dove il nuovo sol agli animali apre le tane, Lasciami, o dolce amica mia, Questa bella fantasia! Così al vecchio che avanza, Opponga io baldanza ed eultanza.
Id: 72277 Data: 26/12/2024 09:03:17
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26(1984) Alla moglie malata
Cielo d'autunno brumoso, A te affido il mio cuore gioioso. Fresca aria del mattino, A te che dormi dolcemente, Io ti sono vicino. Non passan mai le ore lente, Chiuso in una stanza la mattina, Io ti penso scherzosa e sbarazzina. Sfavillante nel vestito colorato, Tu mi dai la gioia d'esser nato.
Id: 72274 Data: 26/12/2024 08:11:10
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25(1975) Regalo di un profumo alla moglie
Dolcissima verbena, Ho un poco di te sulla mia faccia, Hai fugato le ombre della notte, Neri vestiti di un angoscioso poker.
Id: 72269 Data: 25/12/2024 08:43:53
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22(1962) Porto a Genova: parenti di emigranti che ritornano
E stanno aspettando Con i cuori accesi Come onde di fiamma Riflesse dal mare E l'aria è satura d'olio e di speranza.
Id: 72267 Data: 25/12/2024 08:28:30
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21(1962) Reminiscenza
Guarda lassù nel cielo: Nuvole bianche nell'azzurro profondo, Tiepidi sogni nella memoria antica. Guarda la notte colorata: Tante piccole stelle, I sogni della nostra fanciullezza.
Id: 72256 Data: 24/12/2024 08:10:46
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20(1962) Venerdì di Pasqua
Battono lente le ore, Velata è la luce E l'Uomo sta morendo, Ma il camion passa veloce E l'arrotino canta Stridendo.
Id: 72255 Data: 24/12/2024 08:08:03
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19(1962) Primavera
Lucente metallo è l'acqua, Morbida è l'aria, E grumi su una tavolozza Le case lassù nella colllina. Alcuni ciuffi d'erba Incanutisce un poco di brina. Stanco si ritira l'inverno, E i bianchi sogni si colorano.
Id: 72254 Data: 24/12/2024 08:04:47
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17(1962) Felicità
Gioca col suo triciclo il figlioletto del contadino. E' vestito del colore della vite e dell'odore della terra. Mi guarda e non mi riconosce: Appartengo alla città che laggiù si vede, Massa informe fra la dura nebbia. Gioca col sole in faccia, Solo fra le verdi colline E il vento fresco.
Id: 72248 Data: 23/12/2024 07:17:11
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16(1962) Paesaggio
Dritto pedala il nonno con un ramoscello di fiori E sorride alla vita. Con occhi grandi guarda la gente il nipotino. In mezzo alla strada del parco legge il giornale un uomo, A gambe aperte, E possiede il mondo. Furtivo l'adolescente fuma fra le pallide foglie, E sullo stadio vuoto corre come un brivido di gelo La voce di prova dell'altoparlante.
Id: 72247 Data: 23/12/2024 07:12:42
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15(1962) Ombra al cimitero
Ascolta! Lunghi colpi nel sotterraneo dei morti. Scolpisce il marmista un nome e una data. Fredda è la luce e umida, Ma egli batte forte e il rumore lo stordisce, E così può pensare, Pensare a domani e all'estate. Sul muro l'ultimo raggio di sole si spegne Piano piano. Batte più forte il marmista.
Id: 72246 Data: 23/12/2024 07:06:13
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14(1962) Presentimento
Passeggio per il parco cittadino: Un uomo s'è fermato su una panca E assapora con fame il suo panino. Passa lenta un'auto funebre: E l'uomo guarda e mastica adagio. Improvvisa la sirena della fabbrica. S'incammina l'uomo col sole alle spalle, Quel sole che non vuole lasciarlo.
Id: 72238 Data: 22/12/2024 08:41:01
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13(1962) Percezione
Qui è pace e silenzio. E' spento ormai il tempo. Le panchine degli amanti sono vuote. La pista da ballo è chiusa, E la sua veste d'arlecchino non s'è tolta, Eterna illusione di matura signora. Ma tutto intorno pallida è la veste delle piante E il colore dei sassi.
Id: 72236 Data: 22/12/2024 08:36:01
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12(1962) Malinconia
Freddo è lo scivolo e lucente. Giocavano d'estate i bambini, Ora più non ricordano. E l'altalena ha il colore del fango, E stride ad ogni tocco di vento. La città dei bambini è deserta. Le foglie tutte hanno steso un velo di lacrime Sulla gioia perduta.
Id: 72235 Data: 22/12/2024 08:31:54
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10(1961) Momento
Note lontane mi giungono: Accordo di piano, di flauto e di violino. Tutto mi parla in questo attimo. Poi improvviso il silenzio. Ma tu vibri lo stesso E ascolti il battito del cuore, I desideri che fremono, E una gioia grande t'invade... Ora la pace è rotta da stridio di macchine, E ritorna la vita senza colore, La tua oscura miseria.
Id: 72234 Data: 22/12/2024 08:26:27
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09(1961) Autunno
Me ne sono accorto Dal suono denso della campana, Dal silenzio degli uccelli. Le stelle dormono su un letto di nubi E non fanno più sognare. E non soffia più il vento delle nostre illusioni. Il vecchio china il capo e tace, Ma il giovane pensa e ha paura. L'inverno con la sua morte s'avvicina.
Id: 72229 Data: 21/12/2024 08:04:21
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08(1961) Oblio
Guido è già un ricordo. Rivedo il bimbo leucemico Immobile nel suo letto d'ospedale. Occhi che non si dimenticano, Ma ho già dimenticato. Madre che piange e i medici implora. E Guido gioca con altri bimbi... Hanno già dimenticato. Solo un miracolo può salvarlo dice il professore. Ma il miracolo è un assurdo In questa assurda vita. E Guido non guarisce e non capisce. Un altro Guido domani guarirà E giocherà sul prato. Ma il bimbo leucemico l'ho già dimenticato.
Id: 72228 Data: 21/12/2024 07:55:38
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07(1961) Maschera
Ecco la tua maschera: Mi fai ridere e piangere, Sospirare e sperare. Ti guardo e non capisco, Ti scruto e non ho pace. Strappartela io ardo, La tua anima voglio. Geme stanco l'ammalato; Aspro è il suo dolore. Nella sua scarna mano Scivolata è la maschera multicolore.
Id: 72227 Data: 21/12/2024 07:48:18
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06(1958) Morte e Vita
Lugubre urlo lontano. Vola la Croce Rossa. Salverà il ferito tremante? Odo vicino un canto sereno. E' giunto alla sua casa l'innamorato. Scomparsa nell'ombra è la sirena.
Id: 72205 Data: 17/12/2024 17:45:18
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04(1957) Natale
Vigilia di Natale. S'odono malinconiche campane serali. Una voce di cane lontana, Un'altra monotona risponde. Quante stelle luminose nel cielo! Non scorgo la bella cometa. Ritorna a splendere, o vaga stella, Dà a noi un'altra volta la tua buona luce, O solitario astro. Ascolta il gemito del treno Che passa veloce sulle sperdute rotaie.
Id: 72202 Data: 17/12/2024 16:24:36
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03(1957) Cavallo da tiro
Ecco...sento che giungi! Il tuo passo risuona cupo e uguale. Odo una secca bestemmia E la ruvida frusta Che si schianta sulla tua ruvida carne. Scorgo ora il birocciaio, Imperatore romano Ritto sul suo lurido carro. Questo è l'altero despota Che doma i tuoi reni, Che schianta la frusta. Due bende agli umidi occhi t'ha posto; Dritta e monotona la tua strada verso la morte. Più non ti vedo, Sento una tenue bestemmia che giunge da lungi, E le ruote che scricchiolano piano.
Id: 71958 Data: 27/10/2024 14:20:02
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02(1957) Campana lontana
Com'è dolce udire in un campo di tremuli steli I morti rintocchi d'una campana lontana. Lugubre il vento ne trasporta l'affaticato eco. Rapida la Morte sibila attorno. Sento o Natura il tuo mistero. Silenzio...tutto tace... Improvviso un suono armonioso. Sottile la brezza ne trasporta il canto. Puro è l'azzurro del cielo e profondo.
Id: 71957 Data: 27/10/2024 14:10:35
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01Sul sentiero del Tempo(Primo tempo di vita)(1957) Lucciola
Finalmente scorgo il tuo breve lume O vago animaletto notturno. Per quell'attimo di luce Sento in me la vita ed il calore. Penetro nel tuo infinito bagliore E trovo il mondo misterioso O dolce essere. Voglio gustare il tuo splendore O silenziosa creatura. Cala è la notte e sereno il cielo. No! non spegnerti o lucciola, Ho paura!
Id: 71955 Data: 27/10/2024 14:00:44
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65 (2024) All’amico ex navigatore
Amico mio di aspro cammino, Il braccio tuo all'alto aspira, Ma come trave da tarlo rosa, Stanco nell'aere sospeso, Al fianco inerte cade. Quanto il rimembrar di nodi e cime, Che guizzanti dita sul barco tuo Tessevan sogni di luccicante andare. Ti guardo e ancora guardo, Specchio sei a me della vacuità del tempo, E con te nomade di opaca via: Il voglioso mio passo che la meta brama, In brevi spazi incerto giostra, E il piede cede, E la colonna di gamba tosta, Che un giorno era di gagliarda corsa, Or schianta, e ferma mira Il vociante verbo e grida Del bambinetto che la sorpassa oltre. Su, caro amico, Dammi l'ossuta tua mano Con la screziata mia, Viandanti insieme su questa rotta, Tu acuto nocchier del mondo, Io navigator di menti, Un dì gli occhi tuoi attorno, Gli occhi miei dentro. Uniti percorriam il tratto, Frizzante eloquio come compagno, E lo sguardo su alle stelle, Alle belle stelle nella notte buia.
Id: 71953 Data: 26/10/2024 17:26:53
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34(2011) Al bimbo nato dall’amico australiano
O caro bimbo dal grido acuto Or mira i genitori tuoi Che lasciato non t'han muto. Nel passato tempo Ove io rimembro, Nel quotidiano mio operar*, L'infanzia abbandonata, Dove ogni gesto o grido Non avevan di sollievo una tata, E tutto attorno rimaneva muto Pur nel disperato bisogn d'aiuto, Quando te vedo nelle braccia amorose Che di baci e carezze La mamma e il papà tuo pose, Il cor mi si apre alla speranza, E se anche l'età avanza, Sempre vi sarò vicino Con la gioia per il vostro piccolino. *neuropsichiatra infantile
Id: 71946 Data: 25/10/2024 18:50:17
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33(2011) All’amico in Australia diventato padre
O prode amico Che la consorte tua arato hai Nell'ampia terra lontana, L'alba è uscita dalla sua tana, Germoglio ha spuntato, E di questo rinnovar sono incantato. Gioisci amico mio Di dolce primaver della tua vita E, pur con il sudor e la fatica, Sempre tien la fronte ardita. Tempo verrà per la dipartita, Come per il poeta ora a te vicino, Ma i sentier del vasto mondo Percorsi saran già dal tuo piccino.
Id: 71945 Data: 25/10/2024 18:40:50
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32(2010) All’amico che parte per vivere in Australia
La nobil alma tua Che l'ampia terra anela, E della conoscenza mangiato ha la mela, Or mira l'orizzonte Che a lei parato si è di fronte, E vede non del suo natio loco il grigio muro, Ma il suo albeggiar futuro, Che non sol è fatto di canguro, Ma di speranza è puro.
Id: 71943 Data: 25/10/2024 18:33:37
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24(1973) Regalo di Natale alla moglie
Lievissimo argenteo tocco Scenderà la collana sulle mammelle tue. Pudico soffio di pacati sensi. Granuli di miglio intercalati. Oasi di ristoro nel caldo cammino.
Id: 71807 Data: 01/10/2024 16:02:01
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11(1962) Mattino invernale
Putrida è l'acqua e stanca, E assorto pesca il vecchietto Il torbido pesce. Grasso e ridente un contadino Sulla moto sfreccia. Fuma la pipa il pescatore, E il fumo langue con la nebbia del mattino, E ha il colore ocra dei cespugli, Il sapore del muschio.
Id: 71799 Data: 30/09/2024 15:45:14
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62(2022) La barca del navigatore Pino in darsena per vendita
Sospesa su salsi trampoli La barca attonita in impudica altezza, Mostrando le sue turgide curve, Dell’Olimpo non più dea. L’occhio perso del navigator Fuggevol sguardo su di lei pose; Mosse i terreni passi avanti e retro, Incerto se salir su perigliosa scala, Per toccar ancor con callosa mano La dormiente raccolta vela, O il sodale timon Che or nell’aere inane sta. Corrode il rimembrar, Nel vinoso mar d’Omero, Il rapido scalar del magistro palo Per dispiegar le gravide vele Al soffiante Eolo padre. Un passo e poi un altro E uscir dal doloroso loco, Ma il capo volse alla creatura sua E la man or leggera Sembrò, al tiepido sol calante, Un picciol cenno di saluto dare. Verrà l’inverno e Posidon furioso L’onda sbatterà, Ma il navigator nella sua ferma casa Sogni sognerà. Verrà poi l’estate E l’antico fremito al cor apparirà. Su, amico mio, Questo palpito del cor È del nostro passar del tempo Giovanili ardori, speranze e sogni. Per poco ancor la barca attonita sarà, Perché solcherà con altri L’acqua profonda della nostra vita. Così riprende della natura il ciclo E alla notte il giorno E ai sogni i nostri sogni.
Id: 71760 Data: 23/09/2024 17:13:09
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66 (2024) Compleanno dell’amico cardiologo residente al mare
Diluisci gli anni con gli occhi Nell'immensità del mare, Impronta l'arena con i tuoi passi, Ascolta il vento che ti freme attorno, Zoppica il cuore ai ricordi: Rumori e grida d'infanzia, Eco che s'acqueta al sole lontano Nel primo buio della sera.
Id: 71751 Data: 22/09/2024 12:07:53
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18(1962) Stanza delle autopsie
“Hic est locus ubi Mors gaudet succurrere Vitae". Questo è il luogo dove la Morte gioisce di essere aiuto alla Vita. Così sta scritto su quaesti tetri muri. Infiamma il sole la sala settoria, Le grigie pareti ora risplendono, E corre il sangue sul tavolo, E la Vita si confonde con la Morte. E il rosso marmo col cielo che tramonta.
Id: 71742 Data: 20/09/2024 17:38:55
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45(2017) All’amica navigatrice con gli orecchini nuovi
Due raggi di luce ai tuoi lobi, Che non son iberici lupi Ululanti nelle ventose onde egee, Ma riposanti gocce Di ristoro al viso Che il nocchier, amante tuo, Attonito guarda Nel dolce incanto della sera Al fluir del sole Sulla barca dondolante in porto.
Id: 71615 Data: 27/08/2024 15:19:11
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39(2015) Nebbia
La luce dell'alba è un incanto E nel mio inceder mattutino Avvolge me in un manto. Cammino veloce E niente mi nuoce, Son vecchio, ma giovin mi sento E del pensier mio non mi pento. Poi guardo il tuo passo E rimango di sasso: Lo spirto che muove il tuo viso Che sempre è pronto al riso E gli occhi tuoi celesti Che miran ogni cosa lesti. E sento allor lo scivolar del tempo Che avvolge me in una nube oscura E il passo mio pria di spinta Restar mi fa dentro le mura. Non più l'aere fresco dei verdi prati Della corsa all'illusion funesta, Ma le nebbiose ombre Del corpo proprio a rimirar E continui lai a punteggiar. No, non voglio questa rete che mi stringe, Il corpo tuo un'altra scena a me dipinge, E correr teco io sono pronto a perdifiato, Fuor dalle mura e dal fossato.
Id: 71602 Data: 10/08/2024 18:48:29
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05(1958) Nebbia
Scendi come uccello rapace O triste velo che uniformi ogni cosa. Dietro ai tuoi spenti occhi s'è chiuso il caldo sole. Pallido scompare com'ombra il veloce passante. Viscido un cane m'urta le gambe. Opaco è il suono della campana. L'animo è stanco.
Id: 71601 Data: 10/08/2024 18:35:40
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54(2019) All’amico navigatore raffreddato
O navigator di spumante mare, Qual picciol di emblema vita Virus nomato, Osò umiliar le membra di cotal marino? Il tendineo corpo teso a tirar funi o avvolger vela, Or dolorante e molle, Lacrimante il naso, Fuggir vorrebbe da casalinghi spazi, Ma il torpor prevale E l'occhio, all'orizzonte aduso, Velato cede a stanco riposo. Forse, o invisibil essere, Che nell'ombra occulto Il vital corpo fiacchi, Messaggio mandi della nostra mortal vita E del vagar dei nostri passi.
Id: 71133 Data: 05/06/2024 17:41:01
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53(2019) Sincope
Ho sentito la tua gelida falce E il vento del tuo passo vicino. Hai colpito la mia bella*, Il suo azzurro volto in biancastro sudore, il suo capo pupazzo disarticolato, La sua turgida bocca in antro nero Di sbriciolati frammenti d’anima espulsi, Il mio grido del nome amato, Eco nel vuoto aere. Beffarda te ne sei poi andata Lasciando il nostro viso sfatto Che si mirava l’un l’altro. Quanto a te siam vicini, ma non compagni! Perché è nostro degli occhi il riso E della bocca lo squillante verbo. *malore con vomito
Id: 70895 Data: 10/05/2024 09:17:52
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59 (2022) L’approdo dell’amico navigatore
Al tiepido sol della terrena casa Dove, assorto, il salino navigator la mente di ricordi intasa, Scosso fu da un fruscio d’ali E subito il cultor di scienze naturali Conobbe il melodioso canto Di una cinciallegra accanto. Vide lo squittir del nido E disse a sé “agli affetti io mi affido”. Passò davanti alla sua mente Distesa d’acqua e gente E colori e rumor Tutto amplificator Forse di niente. Fuggevol il rimembrar di corde e cavi, E non più l’irrequieto nocchier che t’aspettavi. Lo sguardo pose all’implume focolare, E la cartacea sua pelle, Che tutto vide di cose belle, Una lacrima dentro fece colare. È così la nostra vita Di picciol cose scolpita, E nel tempo che a noi rimane Via le nostre beghe quotidiane E ascoltiam della natura le note arcane.
Id: 70886 Data: 09/05/2024 18:04:35
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