Pubblicato il 07/12/2024 12:17:35
Le onde s’infrangono veementi sugli scogli Quanta asperità nell’incessante sfiorarsi! E corre elettrico il mare nel suo vestito d’acciaio sotto la foga del grecale Penso a dì lontani d’un tempo bambino e agl’irrequieti pensieri di allora a vele piegate dal vento abissi profondi ed impreviste chimere E penso al mare in questa sera di quasi inverno Io che ora non sono il mare. Non più.
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