A quadretti d'autunno danno vita
le foglie, per terra a mucchietti secche
sparse: opere sono su asfalto e fango.
Quadretti a comporre gradini a schiocchi
di ricci e castagne matte, cadenti
su per la scala che porta ai giardini
di ieri. Ma, ancora prima di salire,
si ha da far conto col presente: strana
figura al presente. Ha l'aria d'un tizio
come pochi imbacuccato, seduto
sul muretto a parte la scalinata.
A vederlo al meglio: d'un magro tinto,
curvo e alto come ramo che miseria
pieghi in nero. Giovane si indovina;
giovane sotto un cencio che fu giacca.
E ora, a cappuccio, ne affossa le orbite
al buio nello spazio celando gli occhi
col brillio lontano di montatura
d'occhiali da intellettuale. Indietro,
dal buco nero, suona malaticcio.
Tanto sta aggricciato intento su tasti
immaginari, che pare un pianista
che suoni scosso da febbre terzana,
tra brivido e brivido... lo so, dovrei
ma non saprei come: certi dipinti
catturano come in cornice vuota
che si esprima giogo per chi l'osserva,
infilandoci pensoso la testa.
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Salvatore Pizzo, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.