Si taglia per i boschi fin su la salita della pieve diroccata
lo sforzo nelle gambe, lieve,
quando ti si apre l’orizzonte, limpidissimo opale
un filo bianco sui crinali del Corno
fra le tegole di una canonica che dirupa giù sghemba
e un cimitero di Spoon-River che ha visto croci migliori di queste,
si posa qui l’alchimia di certe domeniche assonnate
qui, fra i castagni di Matilde inzuppati di foschie azzurrine,
tiepide, di pane cotto lievitato
che sale dal forno di una scolorita piazzetta.
Soffio sui piumini di un tarassaco
mi dicono che la vita può essere un ricordo,
come quei trenta nomi rimasti a custodia del tempo
di tutti e di nessuno.
Sono i soldati del ’45 scolpiti sul torrione, frodati dalla storia
la solita bastarda e maledetta storia,
immaginavano un paese liberato per un aggancio di luce
in cambio della morte
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Livia, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.