Arriverà un giorno un’ora del giorno
che il tempo sarà un istante
un grumo chiuso in un pugno.
Tornerai indietro correndo col pensiero
a quando volevi l’ebbrezza del filo
tra le dita e in cielo un aquilone
Sei stato felice in penuria di tutto
in miraggi sfumati all’orizzonte
anche in milioni di palloncini
in aria scoppiati in fragore di colori,
destino assai noto
al bambino che non sei mai stato.
Ed ora che il cielo si fa più vicino
e un filo invisibile ti tiene tenace
senti la terra che innesta radici ai tuoi piedi.
Qualcuno direbbe tentacoli, qualcuno dubbioso…
ma in un’ora d’un giorno un istante sarà tutto il tempo che ti rimane
sarai l’aquilone smarrito in cieli d’ovatta
per chi resterà sbigottito nel vento dei pioppi,
un esercito in riga a stormire.
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