Pubblicato il 16/06/2024 18:01:52
(All'amica Franca)
Lo so, tu ami come se casualmente passassi la mano sopra una coperta spianando pieghe di anni, di affanni eppure non ne avessi contezza. Fingi una vita tutta in superficie mentre mi parli assorta in un cielo diverso che è anche il mio. Mi rispecchi nelle piccole e rade certezze in un modo talmente stralunato che, quasi, diviene assodato il mio modo di essere “diversamente” in tutto: diversamente ricca diversamente dolce diversamente ottusa o intellettuale (non importa, è uguale) diversamente cinica o spregiudicata, diversamente profonda o spiritosa, diversamente seria ai funerali, diversamente colta o ignorante; diversamente furba coi bulli del quartiere, con i diversamente onesti in generale giacché diversamente abile rimango nel misurarmi con i diversamente buoni. Diversamente fragile mi sento e allora ti ravviso a me talmente simile nel lento assaporare l'impagabile gioia d'un non cliché.
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