Beffarda la breve vita di un sogno,
tormentosa la luce del buio
grande come un fuoco di drago.
Viandante in perenne fuga dall’amore
e dai campi fecondi d'emozioni,
dai sogni e dalla gioia
dove il mio cuore provò
le ultime crudeli danze del dolore.
Camminai sulle braci
alla ribollente luce della luna
e inseguito dai ricordi andai sino alla fine degli orizzonti,
alla fine dei sensi
e nella fragorosa solitudine dei giorni
conobbi la violenza del silenzio,
assordato dall’eco della sua voce.
Fu allora che il tempo mi trovò e si distese su di me,
alla fine di un viaggio partito dalle rive dell’anima,
il dolore si fermò ai bordi del cuore
dove affamato incoccai la freccia della serenità.
Ma lei sembrò offrirmi ancora una speranza senza nome,
la speranza dell’amore
e il mio cuore volle crederci.
Nel mondo, tra la gente e la solitudine,
sul terreno impervio della speranza viaggiai,
accompagnato dai sogni di un amore ancora possibile.
Ma la mia bisaccia non era ancora vuota,
ricordi e dubbi l’appesantivano,
la mia anima levò il viso verso la lontana isola,
in un tumulto d'ali
le mie domande si levarono in volo verso essa.
E infine il responso,
dalla lontana isola al limitar del mare.
Piangente e triste lei scrisse sulla pergamena,
e vidi nel celato addio
crollare e rinnovarsi il mondo
sulla punta di una penna.
E lì la scelta apparve crudele,
avvolta da rimpianti e ricordi,
annunciando il terribile dilemma:
dimenticare la speranza dell’amore
e tornare a un mondo grigio
ma con la serenità nel cuore,
oppure cavalcare il drago bianco
e lottare per qualcosa che non esisteva più.
Amarissima scelta per me,
sotto la nera luna che risucchiava la mia anima.
Alla fine giunse il momento
e i cieli stessi attesero tremando.
In sella al Drago Bianco,
sorvolando i sentieri di ricordi sbiaditi,
giunsi dove giaceva il mio cuore
assediato ancora dai dubbi.
Tacque anche il frusciar delle foglie,
e nell'indicibile silenzio
presi la mia decisione,
il mio cuore ricacciò i dubbi
in fondo al passato
e la serenità ritornò a fiorire.
Meraviglia della libertà,
meraviglia della luce e dei colori!
Il mio cuore seppellì
un amore ormai appassito
ai piedi dell’arcobaleno
e quando vi ritornò tutto era sparito,
la speranza, l’amarezza, l’amore stesso.
Ma quando i pensieri accarezzano il suo ricordo,
indugiano le immagini
di un uomo e di una donna
sulle colline,
sui sentieri,
sui campi fecondi d’amore…
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