Pubblicato il 24/05/2024 19:19:49
Non usavi le spaziature fra una virgola e la parola successiva e anche i punti si inerpicavano alle maiuscole come radici di un glicine rampicante.
Dallo stampato io leggevo e immaginavo la tua calligrafia, l'inchiostro in tutte le gradazioni del blu fino al nero delle ombre, sempre senza spaziature.
Non lo consideravo un errore ma la voglia di comunicare continuità, annullare le distanze tra te e me, tra te e gli altri, tra te e la vita
parole senza respiro.
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