Un fiore di luna s'impigliò nella mia ala,
quante stelle nelle notti solitarie,
e mille mondi, mille universi da scoprire.
Non ti avessi mai incontrata,
mille volte sono morto, senza mai morire,
non ti volti mai indietro, sempre avanti,
fra le strade, sempre gente da aiutare,
ma mai la tua mano ha sfiorato la mia.
Il mio vecchio cuore innamorato,
parlandomi di te, mi giurò
che eri già in lui prima che nascesse
e i germogli del tuo seme
sono ormai ferite profonde
di radici che mai nessuno sradicherà.
Tante sere quanta voglia...
fermare le vele della vita e lasciarmi andare alla deriva.
Com'è duro questo amore
e come mi pesa il giorno prima di chiudere gli occhi.
Quante veglie, come le soglie di un sogno,
per arrivare sempre più vicino al tuo cuore
e mai raggiungerlo....
E la tempesta mi sorprese
nel cuore di un'apparente calma,
si beffava delle mie lacrime,
nella notte si distese su di me
e fino all'alba mi cantò di te,
amore, meraviglia, sogni
da sempre padroni del cuore,
e fu qui che la mia fine cominciò.
Fino a quando inventerò un nido d'illusioni ai piedi dell'arcobaleno
per rinchiudervi i miei pensieri, i miei sogni
e quante scuse per questo cuore,
per questo amore ormai finito?
Mia amata, silenzio come lama,
mantello di luce, antico sogno,
eterna attesa, dardo teso mai scoccato,
quanta voglia, quanta voglia ho, senza te,
di morire...
(2015)
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