Questo silenzio prospettico riduce la camera da letto
ad un pensatoio anoressico.
Ci fosse almeno il fruscio delle foglie in mare aperto come
quando porti con te memoria del bosco e senso delle cose.
Quello che voglio è un sonno tranquillo.
Riposare candide ossa e nervi scoperti per caso
in ricognizioni fuori dal corpo.
Che la mente vacilli è condizione consueta
piuttosto fare esperienza del vuoto
(per condurre i sogni fuori dal porto e l'anima in secca
come sedotta da fuochi nel buio).
Aria che nutre sacri condotti e occhi chiusi
per affrontare la notte da soli.
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