Evviva! Oggi alla TV
Sarà il mondiale degli eserciti!
Saremo avvinti dalla cruenta gara
Tra fumi e vortici di vapori
Tra scheletri di palazzi spogliati
Buche profonde negli asfalti
Fili spinati.
I giocatori: uomini armati
Vanno sui campi di battaglia senza meta,
Almeno così appare su gli schermi,
Ma conosciamo gli schieramenti
Le divise impolverate, le armi differenti
a seconda a quale squadra
Sia la loro appartenenza.
Siamo divenuti esperti
Delle strategie e furbizie
Di quello o questo generale
Le regole precise:
E’ vietato uccidere, stuprare
Donne, vecchi e bambini.
Tutti i civili sono esenti da violenza
Salvo quelli accidentalmente uccisi
Da mine, cannoneggiamenti, missili caduti
Per errore sui mercati
Sugli ospedali, sulle scuole
Sui condomìni inermi.
Sono questi danni collaterali
Inevitabili, permessi.
A noi piace tra una birra e un panino
Ammirare l’immagine dei monti
di bianchi calcinaci e torvi cavi contorti.
Se è vietato infierire sui civili
Si possono uccidere invece a piacimento
tutti i ragazzi dai diciotto anni in su,
Che indossino o no la divisa,
Spararli in faccia o a tergo
Se fuggono.
Farli prigionieri, torturarli nascostamente
Lontano dai fotografi di guerra.
Essi sono numeri: più se ne ammazza
E più certa sarà la vittoria.
Essi sono sogni negati, luce spenta,
Poco importa,
Sono pedine del bellico scacchiere.
Importante è salvare il re e la regina.
Noi godiamo il transito dei carri armati
Che schiacciano le ultime suppellettili rimaste.
La faccia rugosa di una donna in primo piano
Che piange ( voce in sottofondo).
Notturni lampi, fragori di cannoni
Scoppiettare di mitraglia
Rombo di aerei.
Le regole enunciate sono precise:
Il nucleare rimane di riserva
Ma non sarebbe male
Ammirare nel televisore
Comodamente seduti sul divano
Il suo fungo spumoso
Il suo vento impietoso
Che tutto trascina
Tutto distrugge.
Il tribunale consulterà i filmati
Se sarà il caso decreterà la punizione
Che nessuno potrà mai eseguire
(I vincitori hanno sempre ragione).
Dai nostri pulpiti, civili salotti,
Sospendiamo il giudizio nell’ attesa
Della giusta sentenza.
Sappiamo che infine
Cominceranno le trattative.
Ai cannoni succederanno
I cantieri delle imprese
Gli affari, i commerci.
E tutto ritornerà come prima.
Saranno rimosse le macerie
Saranno aperte le fosse comuni
Disseppelliti e seppelliti i morti.
Ancora i prati fioriranno e l’erba
Coprirà lo sfacelo.
Ritorneranno i bimbi a giocare
sui campi di periferia
Ma niente mai sarà più come prima.
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Salvatore Solinas, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.