Svegliatevi, aprite gli occhi,
intorno a voi c'è distruzione, odio, disperazione,
fame, guerre e soprattutto "morte".
Si, perché lei è ovunque,
esiste ed è l'unica cosa reale.
Voi, se, dico se, vi sveglierete,
dovrete cercare di cambiare il mondo,
prima di tutto voi stessi, poi gli uomini
e dovrete cominciare da loro,
perché sono loro stessi che generano il male.
Ma vi dico questo: tutto potrete cambiare,
ma solo una cosa non cambierete, "la morte".
E voi scienziati, cosa fate,
lottate contro di lei, cercate di vincerla?
Non ci riuscirete mai, è invincibile.
Rassegnatevi, avete già perso in partenza, prima di cominciare,
la vostra è solo un'illusione, un'utopia
e perdete il vostro tempo
che potreste usare in altri modi e per cose migliori.
La morte è il nostro fine ultimo,
qualcosa di mistico
e darà la vita eterna...
Per alcuni è anche un rifugio
dove fuggire le ansie terrene,
il dolore, l'odio, la vendetta, il falso amore, i falsi amici.
Perché quando diciamo "voglio morire"
non viene, per poi arrivare
quando non vorremmo?
Forse perché non siamo completamente padroni della nostra vita?
Noi aspiriamo tutti a Lei,
è la stazione finale di questo nostro viaggio terreno
e quando scenderemo dal treno della vita,
come una madre,
sarà lì ad attenderci a braccia aperte,
per accoglierci e ridarci una nuova vita.
(1972)
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