Le parole tra noi sono cadute come un velo
sul plumbeo mare come nebbia sulla terra bruna
come la mano sul mento
come una ciocca fluida lungo il viso quando il corpo s’arrende
Ed hanno perso vigore. Vedi i rami nella tempesta che infuria
e anche le foglie staccate ad una ad una quasi con cura
Vedi qualche lacrima che scende e gela come brina
mentre si riavvolge la pellicola della vita...
Le parole tra noi ora non fanno male non hanno peso
non cadono a valle come sassi non picchiano sui vetri come neve
non mirano a nulla, semplicemente cadono
e mai le abbiamo amate come ora.
E’ quel che spero o forse bramo, io che nel sogno non confido
e attendo solo quiete a lenir gli affanni
Le parole sono rosari tra le dita sono carezze posate con premura
alle propaggini di noi ceduti ad un tratto di matita sopra un foglio
I nostri chiaroscuri! Come fossimo bozze appena partorite
da una nuova stagione verde dopo il nero
Come il nero s’aprisse al vomere della luce,
noi illuminati dal fuoco, invulnerabili.
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