O pie o clementi, devote donne
perché cercate tra i morti colui che è vivo?
La voce dell’Angelo era al sepolcro
all’alba chiara d’un dì di Pasqua.
Di Lui è memoria impronta eco
nel lenzuolo che del corpo serba traccia
ieri di verità sepolcro e giustizia
il suo messaggio faceva vibrare l’aria.
Oggi il destarsi di colui che è vivo.
Risorto altrove. Così tra altre braccia muore
il pensier tuo così poco incline al credo.
Ascolta o Dio il grido dell’uomo
che di passar la soglia ha brama
e veglia e prega, pur con labbro muto
e prega e veglia e non riconosce il suono
della sua querela nel dì dell'oltre,
soglia che al piè si sfalda in luce.
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