Pubblicato il 28/03/2024 21:12:59
Vendi fiori con sorriso di vento, tristezza recisa rivendi appesa. Con labbra umbratili dispensi baci: carnalità d’un soffio intenso vibra d’animale stretto in spelonca d’ossa. A masticarne lo stelo d’asprigno a mordicchiarne i petali di miele la tua bocca d’ombra è un bacio che sfiora la fronte con febbre diffusa fiamma. Carne disciolta forse sei l’inferno; forse il paradiso: fa che le stelle rimangano lì, c’erano già prima e volevo già comprarti fulgore fiore che tra dita scintilli azzurro con tremori e gemiti dilagando dolore maledetto che giunge urlo fino a smorzare d’ogni altro domani i versi goduti. E sai già anima mia l’evocare che non verrà mai meno felicità per il tuo essermi esperia. Nubi appena levigate saremo nello spazio l’aggrovigliarsi strenuo d’instabile gassosità che ottunde nebulosa dalla bellezza algida necessitante anche e solo favilla woodenship 28/05/2012 (riletta)
« indietro |
stampa |
invia ad un amico »
# 6 commenti: Leggi |
Commenta » |
commenta con il testo a fronte »
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Salvatore Pizzo, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.
|