Pubblicato il 21/03/2024 20:18:18
Quel che m’intriga tosto è una pietra non scritta apposta tra virgole: inciso, inciampo inviso che non si ha che dirne altro.
Donna, bersaglio in preci fiondate contro i lumi. Un tempo mai avrei detto che potesse far pioggia, in giornate dal cielo terso, astratta mestizia. Seppure l’ingiustizia in lacrime ti sciogle che te ne viene ruga, tu donna, che dell’acqua hai la forza di goccia, dal dolore trai forza.
A un uomo, è negazione di beltà, a dargli forza ch’è morte all’altro da sè. Non è natura, donna guarda: non è natura che ti si neghi vita.
« indietro |
stampa |
invia ad un amico »
# 4 commenti: Leggi |
Commenta » |
commenta con il testo a fronte »
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Salvatore Pizzo, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.
|