Non è meravigliosa la mente umana
ma folle se sceglie abissi di solitudini
e pozzi neri di lune e notti rivelatrici
Se i sogni crescessero a grappoli sulle viti
sarebbe certa la vendemmia
ma non sono che cerini nella notte, presto spenti
I miei sogni muoiono strangolati
da mano ignota mentre chiedo al cielo
un’alba nuova, d’intrecci e di ricami
Non è straordinaria la speranza di chi vive
come nell’era antica l’ora di sole sopra il muro
con le lucertole in posa ed il pensiero
sospeso ad un sogno che mai si avvera
E folle è il proseguire senza una meta
in lotta col destino e in balia del caso
breve il tempo dell’illusione come la vita d’una farfalla
ed il miraggio d’un ventaglio di colori
su vecchie bozze in bianco e nero.
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