Pubblicato il 10/07/2008 14:28:53
La prima volta è stato sporgendomi su un orrido da una balaustra che mi teneva come le braccia di una madre. Un suono, simile a un richiamo e l'eco mi restitui' l'imbarazzo con polmoni di roccia. Lo specchio è un inganno perchè gli occhi non sanno distinguere. Vorrei far parlare il cuore senza l'abituale pudore ed aver paura solo dei miei giudizi. Devo sentire sulla pelle l'effetto delle parole e percepirne il gelo o il calore. Il tempo che passa mi spinge ad osare e a sperimentare formule meno garantite. Ho perso il gusto del simmetrismo perchè inizio ad apprezzare il sincronismo. Mio figlio osserva e nota le differenze un cuore che ama comprende immediatamente. I sentimenti sono figli dell'istinto e usano l'olfatto come i cani randagi.
« indietro |
stampa |
invia ad un amico »
# 2 commenti: Leggi |
Commenta » |
commenta con il testo a fronte »
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Attilio Falchi, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.
|