Pubblicato il 23/02/2024 19:10:47
C’è un’opera notturna dove i tetti remano sui sogni, si scorge il mare di chiunque; voi, che in fondo mi distraete da questo cielo, andate pure. Io rimango al sole, negli occhi improvvisi di un nulla, tanto la strada è grazia, è ghiaia, è mondo, è smarrita aria profonda. Mi conserverò gli occhi: l’eternità di un luogo che si cura fin dove lo sguardo non si avvera.
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