Par mare l'inverno! Lo sento
così algido nella sua danza
che s'avanza fosca movenza
volteggiando bassa di nubi.
È brezza che s'avvita e sprizza
onde d'aria che esonda e frange
distratta, risucchiando foglie,
sterpaglie e orme stinte da zolle.
Anche quando t'abbaglia freddo
ch' è viscido il sole tra nebbie
e i merli sgusciano via lesti,
ha un senso l'inverno a esser mare:
chiedi ai rapaci che, di becco,
si tuffano dai rami nudi
alti, sognandosi gabbiani.
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