Non pensate all’amore
per un luogo un’ombra che ci equivale
una stella in terra ad autonomia definita
Non pensate all’amore
per l’ovale d’un viso,
amico amante familiare,
un giaciglio dove le ossa riposano
uno specchio dentro cui annegare,
arresi ed inermi ad una vita ingrata.
Chè l’amore non è cosa facile
Non pensate all’amore carnale
né al pensiero innestato che gronda germogli
né all’idea d’un puzzle che si completa
non pensate all’amore
o alla reciprocità di farsi del male
alla pretesa d’una ragione assoluta.
Chè il tu del poeta è un fiammifero acceso
che illumina il suo viso soltanto
è un io che si oppone alla sua presunzione
un io diversamente coinvolto nell’altro.
Oh Verità, Verità assoluta quanto lontana tu sei
da ognuno e specie da me che ho creduto
sperato osato acrobatici voli per fuggire
dove solo il Pensiero è sovrano.
In quel tu del Poeta noi cadiamo come dentro una rete
tra le maglie sottili e la muffa alle pareti
magnificando il ragno e la sua artistica tela.
Noi, impotenti e deficienti d’ogni sapere!
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