Pubblicato il 27/01/2024 18:33:36
No, non sono Dio, per gusto o per errore sono false le mie parole e i prati sono altra cosa dalla deriva di ciò che voglio e sono falso per necessita di non dirmi, dirmi davvero e parlo a me stesso tirando in ballo la luna e le stelle e non ballo, e non so neppure sorridere e mi prendo sul serio e dico addio brutto stupido e tu mi guardi e taci senza ritornarmi la palla e mi sorridono le malinconie, la vittoria del perdente o di chi non è di casa straniero per scelta, come l’essere malinconico fosse necessario. Sono in tanti sotto i nostri piedi e noi camminiamo lo stesso e non ci è dato, non ci è dato dirci diversi se non nel tempo. Le metafore sono la speranza e non ci resta che dire il vero ma non in faccia, non negli occhi, restiamo dove siamo partiti.
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