- Allo scoccare della mezzanotte -
Che alta marea ora tra occhi e cute!
Sotto la radice che affiora grigia
per questo trapasso di cui non m’avvedo
se non sul calendario,
un numero a decrescere
un’alfa ancora pregna del vecchiume,
ironia e severità.
Un calice rosso canta le note d’un pensiero agile
con pieno diritto a delle scarpe nuove,
che a rappezzar le antiche non conviene.
Ai primordi, nel tempo sepolto, furono ali…
Temo dell’alba un’onda che mi scompigli
imprevista, inattesa nella sua irruenza
poiché l’incanto vince ogni timore
e l’approdo nell’universo stellare non è improbabile
mentre percorro il filo dell’orizzonte e vedo
di memorie scheletriche la cornice lucidata a nuovo.
Perchè sei altrove, tu sei altrove, libero in disparte
a benedire ogni errore ogni distrazione
ogni umano vizio (fuorchè il mio? )
Non so dei passi in avanti se resterà il suono
dove le foglie respirano le nebbie.
So d’un cuore che sanguina ad ogni attesa spenta.
Ora io vivo l’estate che s’attarda
oltre il cancello incensato di rose
e respiro l’anima del cielo,
verdeggiante convolvolo nell’incendio della sera
Ora assaporo un frutto che sa di amaro
per il tempo trascorso vuoto di terra dura
di ferite perenni, crepe senza radici e seme
insaziate d’acqua e di luce,
trappole per un piede distratto
spesso fuori del suo binario.
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Rosetta Sacchi, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.