Pubblicato il 20/12/2023 23:05:33
Ripido, sordo rientro tra le fronde fitte di un grande dolore, nel muto passo che riecheggia a vuoto, silente abbraccio. Rimbombano i resti posati di un ultimo sguardo sul sentiero scosceso in cui arranco, aggrappato a una serpe rimpianto nel cui morso resto impigliato. Triste deserto l'animo nudo trafitto da rovi nati nel male di un mio fosco passato che mi siede accanto. Un candido pianto discende dal cielo e di rugiada si posa il manto. Socchiudo gli occhi nel lieve fruscio del tempo. Uno specchio di mare in sogno mi appare, posato tra flutti lontani di stelle il cui brillio di canto sfavilla in un buio appassito, sfilato dalle sue radici nel tremore di un vento iracondo che non oso sfiorare.
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