L’anima anela equilibrio tra terra e cielo
non angeli né ombre dietro angoli di strada
a dirmi del cammino o a tracciare sentieri
oltre un misterioso orizzonte
Ricordi effigie momenti scatti tatuati nella memoria
fantasie di notti insonni menzogne
Promesse… sagome che hanno indossato vestiti
troppo stretti e tacchi vertiginosi
liquefatte giacciono al suolo e non domandano riscatti
resoconti al destino altre chances
o recinti dentro cui scivolare
In un tempo antico una mano tesa nel buio
non fu sufficiente alla fede
planare nel vuoto, una piuma nell’onda della bufera,
non equivalse a volare
Fu l’assenza di passi contigui ( la tacita sola promessa )
la mossa sbagliata infedele al vivere in sogno
E si guarda alla fine da un’altezza cattiva
un’ombra che si propaga, chimera o semplice segno
una macchia o una virgola appena accennata
che s’allunga esausta nel cielo ramificando.
Non ci sono più lacrime ora e neppure preghiere.
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