Tutti siamo stati o siamo ancora studenti e bene o male almeno una volta nella vita ci capita di andare in biblioteca, in alcuni casi per ripararci dal freddo in altri invece per studiare.
Io vado spesso in biblioteca anzi posso dire che gli ultimi mesi prima di diplomarmi sono vissuto in quel immenso bagaglio culturale che ho avuto modo di esplorare in profondità ogni angolino.
Ed ecco che in una di queste esplorazioni ho trovato un segnalibro ovvero un tesoro.
Al volo, senza prestare molta attenzione lo inserito tra le mie cose e non a caso nel libro di Economia Aziendale, che forse era la materia che temevo di più in vista degli esami.
Il giorno dopo, prima di iniziare la riclassificazione dello stato patrimoniale per prima cosa è saltato fuori il famoso segnalibro che stavolta andrò ad “analizzarlo”: una faccina sorridente in alto, un arcobaleno in basso e ben centrata la scritta “bastano 2 ore del tuo tempo alla settimana” firmato A.V.O (Associazione Volontari Ospedalieri), che userò come fonte d’ispirazione per la mia tesina basatasi sulle Non Profit Organisations (ONG).
E’ un’associazione di volontari che dedicano parte del loro tempo al servizio gratuito dei malati ospedalizzati e degli ospiti nelle case di riposo.
Ho preso sul serio il messaggio riportato sul segnalibro e subito sono andato ad informarmi dopodichè ho partecipato al corso di formazione per volontari ospedalieri e visto che l’età lo permetteva ho iniziato a far parte anche del AVO GIOVANI che ha il compito di concorrere allo sviluppo dell’Associazione nel territorio tramite apposite iniziative individuate in base a criteri di opportunità secondo le necessità del momento, elaborare proposte e programmi, con particolare attenzione al contesto giovanile e al mondo della scuola, garantendo così la continuità dell’Associazione stessa.
Il volontariato come sopra riportato è a titolo gratuito ma personalmente mi sono reso conto che non è così.
Innanzitutto sono riuscito ad avere dei crediti formativi che a mio modesto parere influenza non poco sul punteggio finale (bastano 20 ore di attività nell’associazione per ottenerli) del diploma ma soprattutto ho capito che nella nostra Vita è indispensabile e credo che sia giusto chiamarlo dovere morale;
E poi da giovane prestando questo tipo di servizio i vantaggi aumentano ancora di più.
Personalmente sento di essermi arricchito dentro e ho imparato ad essere più flessibile con chi ho davanti con me stesso e di conseguenza mi porta ad immaginare che un giorno capiterà anche a me di essere ricoverato però avrò il coraggio di prenderla con filosofia perché moralmente sarò in grado di affrontare il mio stato d’animo.
Ritornando ai banchi di scuola mi viene in mente una delle tracce della prova d’Italiano e per precisione della tipologia D “Nel futuro ognuno sarà famoso per 15 minuti” è questa la profezia del visionario artista Andy Warhol pittore ed esponente della pop art americana.
Mi sento di contraddire il suo detto affermando che con AVO sono famoso invece per almeno 2 ore alla settimana per piccole cose sapendo di aver regalato un sorriso e di conseguenza aver ricevuto lo stesso tornado contento a casa nutrendomi di quel attimo di gioia fino al prossimo incontro con un altro paziente.
E per quanto riguarda le (ONG) con particolare attenzione al AVO mi viene naturale citare una frase del grande Luigi Pintor che riassume l’opera di ciascun volontario AVO e non solo: “Non c’è in un’intera vita cosa più importante da fare che chinarsi perché un altro, cingendoti il collo, possa rialzarsi”
A tutti voi in bocca al lupo per l’anno nuovo e un caloroso ben venuto in anticipo nella grande famiglia AVO.
Info: www.avopiacenza.it, www.federavo.it, www.avogiovani.it
N.B. In ospedale c’è sempre chi ti aspetta e si ricorda di te, regala un sorriso!
Con affetto Nicolae
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