Attendo una sorta di magia
una parola abusata che si veste di nuovo
un’aria mite di zufolo dal colle
il canto d’una cincia e a schiera
i compagni di ogni giorno
i passanti discreti i ragazzi nel cortile
le donne accorse in piazza
al richiamo di un ambulante
e le campane austere mentre spezzano silenzi
e rubano parole in cima alle salite
Dicembre è socchiudere gli occhi
sull’incessante trascorrere del tempo
concorrere col cielo quando il buio smette
ed in una scia di luce ci si ripara dal dolore
È tempo di consuntivo, dicembre
molti hanno preso a iosa e a danno altrui
Pochi hanno dato, convinti che tutto torna.
Forse accadrà domani.
Forse domani è il giorno.
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