Pubblicato il 29/01/2011 17:28:12
Melpomene
All’improvviso la Fortezza ha occhi , all’improvviso e muri, e rostri e torri
Da inconsistenza estrema inaudito immateriale , all’improvviso è volto e riso e sguardo
Creta Ex-sistita dall’effimero creatura a sé creatrice da soffio a grido, da sogno a rocca, da fiato a carne
Improvvida materia, provvidenziale oltre da spasimo a possesso, da anelito a dominio, da sogno a struggimento
All’improvviso, sorprendendoci è affiorato il caravanserraglio bucando il vago della nebbia e divorando l’illusorio vero in un solo suono da effimero a tangibile, da innumerevole ad uno, da possibile a ultimo salvifico occaso
Da confusione gravida Non pensabile corpo, all’improvviso È membra di ponti , pinnacoli e rovi di pareti
Argilla pre- esistita , Plasmata Da se stessa Da tormento a estasi, da brama a quiete, da bruma a pioggia, da brina a neve, da nebbia
Inconsiderata materia, provvidenziale Oltre Improvvida materia da spasimo a possesso, da anelito a dominio, da sogno a struggimento
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