ABBRACCIATI AD UNA CROCE
In cerchio, in cerchio ,abbracciati ad una croce
siamo morti, senza capire il perché.
Senza salutare i nostri cari , la morte è passata stamattina
con le mani in tasca ,diretta di corsa verso porta alba.
Ed un lungo corteo funebre ha sorvolato la città
Una lunga fila di anime perse .
Una lunga schiera di angeli e demoni
Una lunga manifestazioni
senza interruzioni , senza interrogativi.
Senza alcuno epilogo
In questo canto, echeggiante dai vicoli bassi della città.
Dove vivono le tante anime morte.
Senza per questo diventar migliori.
Abbiamo camminato con angeli e demoni
Cantando la nostra pena
Cercando di salvarci
Perduti nel nostro dire
E qualcuno ,gridava tiene una sigaretta
Ed un altro , metteva la faccia fuori dal sacco
Tutti, siamo andati verso la fine senza sapere perché.
Verso l’Ade con angeli e demoni
Abbiamo atteso il giudizio
Abbiamo atteso l’arrivo di una grazia.
Ed abbiamo udito tuonare il cannone a mezzogiorno
Chi ha detto : tieni una forchetta
Risponde quello di basso: mi fai ridere tra i baffi
Ed io rimango ad aspettare la sorte venga a prendermi
Abbiamo camminato con angeli e demoni
Ci siamo ritrovati in piazza Dante nell’ora
di punta a prendere un caffè.
E la folla ha abbassato gli occhi
Mentre passava il carro funebre .
E chi come me ,non aveva molto cose da dire
Mi sono seduto a guardare.
Ad aspettare il mio domani ,
In molti erano seduti dietro bancarelle colorate.
Migranti nell’aria di un canto che mischiava diversi linguaggi.
Tutto torna e tutto accade.
Inciampa la vecchia sul duro selciato
La pioggia batte sulla terra , tuona il cannone.
E la voce dei marinai si perde nell’eco di una canzone .
Una canzone senza calzone a spasso per la città.
Vestita di rosa ,dalle bianche gote, dai biondi capelli.
Mi perdo in questo domani ,lungo sponde deserte
Per giorni simili e dissimili, nell’intermezzo , nell’ irreparabile.
E la pioggia cade sul duro selciato
Bambini coi nonni, ossa su ossa
Incastonati come madreperla in un rosario comune.
Da sotto un rovo sbuca una serpe.
Sopra la terra una croce fiorisce.
Più̀ lontano, e più̀ vicino ancora, ancora
Camminano i padri morti ed erranti madre eterne.
Territori ridotti ad un ammasso di macerie.
Stanche membra ,sedute in piazza Dante
Mentre passa il carro funebre
Mentre la gente continua a vivere.
Mentre tutto accade , il dolore appare sulla strada
Mentre i popoli camminano e arrivano.
In nuove terre , l’ acqua ritorna alla fonte.
Si seminano di nuovo le parole dell’odio nell’orto dell’orco.
Ho dormito con te ,tutta la notte, mentre
l'oscura terra girava con vivi e con morti,
mi sono svegliato all'improvviso
in mezzo all'ombra, il mio braccio circondava la tua vite.
Né la notte né il sonno potranno mai separarci.
Ho pensato, mentre passava il carro funebre
con al seguito le tante anime perdute .
Ora nulla mi rimane sperare ne in questo domani
ne in questo dormire e vegliare.
La fine s’avvicina sempre più verso di me
Sempre più verso di me.
L’amore e la morte, bussano alla mia porta.
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