Pubblicato il 12/08/2023 16:25:15
M’accorgo delle guerre fredde silenziose non dichiarate oscure delle omissioni e distrazioni delle deviazioni delle scorciatoie per fuggire lo sguardo M’accorgo dei segnali lasciati solo per non essere messi alla gogna in un eventuale giudizio di certe finezze studiate
con oculatezza M’accorgo di un saluto distratto e di uno negato di un ritrovarsi per caso sull'altrui rotta per compiacenza o per essersi schierati dove la Verità è mera pretesa
E m’accorgo della mia assenza
dove i muri sono alti i mari glaciali i viaggi inesistenti numerati cancellati della mia latitanza dove si compiono pellegrinaggi Perché quando siete lontani
io scavo tra le vostre crepe e quando tenete in mano il coltello tutte le mie ferite urlano più forte E quando siete nelle vostre case a spiare dai vetri io sono in strada sotto il chiarore della luna o alla luce del sole una boccia di vetro
con le sue incrinature e le sue imperfezioni. Trasparenza che mai si rinnega...
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