Forse che, quando ridi o piangi,
in endecasillabi non sai?
Forse che, quando soffri e gridi,
tra senari non venga smorfia?
La gran pena che si ha nel cuore
tremor di mani ch'è l'angoscia
lo sbigottir che storce bocca
stanno già in versi settenari.
Tanto più che in strofe m'alberga
un dolore per nulla vago:
solipsismo è segmento valgo
d'un novenario, devia e duole.
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