Non sono maturato abbastanza: il raccolto
più che moltiplicarmi ha prodotto una somma
di aneddoti invece di un racconto di successo.
Da quando i netturbini raccoglievano i rifiuti
acconsentendo piano a piano ai sacchi di tela
ruvida come l’orgoglio ma capienti da capire
perché, sono sulla terra a riempire la mia anagrafe
di resti. Da allora dalle zolle si vede già
una parte di polvere e una parte di cedimento
strutturale. Come sarebbe una frana se non avesse
un torace di sedimenti? Non temo la sabbia,
sacerdotessa dell’incoerenza: la sabbia
che non ha un cognome di ferro, ma un futuro
al vento. Questo è l’unico argomento.
I fatti, in quanto tali, non possono rifarsi,
scivolano uno sull’altro, sovrapponendosi
agli spazi, normalmente confini di parola.
Nella trama i solchi sono declivi e tono.
Come tradurlo ad una duna? Soprattutto,
vox clamantis in deserto, quel granello
tratta col vento per fare la spiaggia libera
superato l'oceano. Mi venne dato l’oceano
necessario e gli strumenti per farmi spazio.
Non stella, nè faro o altro marchingegno.
Solo insegna di un deposito di corallo
che sbarca il lunario, come un sacco mi pare.
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Ferdinando Giordano, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.