La notte abbassa una palpebra
e come orba la luna traccia
con pipì lucente la messa in onda.
Ti segue un rivolo di lucciole riflessive,
frusta la pianta d’acqua a fronda
riunioni ai consanguinei che mancano
dove sale lì, ma un po’ più bretella
che cinta all’orizzonte.
Chissà chi o che affranca Gil dalle perplessità
e dal pallore, dimodoché la nuova occupazione
fa lui solitario a rivo o per che in vento
una velata promessa. Come dire: viaggerai da corpo
a corpo in quanto tutti in un’altra creta
si trattengono per sempre. Isola
o non isola il passato che torna?
Mangia a scrocco lo schiocco animale
quando ficca il nasello in questa rete
di spero.
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Ferdinando Giordano, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.