L'onda s'accende, s'avanza, recede
acquista forza, rilancia, rincorre
rintuzza, schiuma e infine ai piedi crolla
rimbalzando col fragore di schiaffo...
È qui che mi hai lasciato d'aria salsa
e qui sono ancora adesso che l'acqua
mi scivola tra gli alluci: qui, dove
tutto è cominciato in un botto d'onda.
Ed è qui che vorrei dirtelo: in sacca
non ho che dolore. Di quei cristalli
che avrei dovuto riportarti integri
null' altro resta che frammenti aguzzi.
Tu fai come già l'avessi rimossi
da ferite che or vedi cicatrici.
Guardaci attraverso pure se sporchi:
amaro e denso, è mio il sangue rappreso.
Fai che raffigurino integrità
di quanto da te affidatomi un giorno
nella carne viva luccichio, invero
sfavillare d'una stella d'agosto.
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