Tra le fibre di rocce granitiche
scorre linfa intrisa di sangue.
Dopo i giorni di violenta arsura
abbiamo asciugato il dolore
ma sulle sponde più amare,
nei frammenti di conchiglie spiaggiate
fermentano ancora gocce di sale,
lacrime stipate in luci ovattate di stelle
da cui traspare una coscienza
imbevuta d’accenti di male.
Una faglia increspata lungo le coste
dell’anima
ancora fa tremare la memoria
che tacita e dignitosa
nel silenzio continua a sanguinare.
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