Luna, luna bella, dove t'involi
tu? Cenere nell’urna scaldando,
al mese risorgi tonda e rinsaldi
legami in sbilancio di vita. I saldi
nel mondo degenere ignori e torni
piatta sul tronco a stazionarci brilla.
Eppure sai ch’è non di poco conto
l’albero dei morti. Morenti, in viso
stillan sudore dal vivere strenuo,
spingendo su per la schiena, fino e oltre
la nuca: in mente fluviale clamore
in accordo alla vastità delle tempie
… Che prenderci dalle parole sorde,
cosa vuoi che ci prenda che non sento?
Le chiacchiere scorrendo in gola fiele
fanno male. Altra verità alla buona
forse l’ultima, me l’hai suggerita:
è per la testa che ce ne usciam fuori
dal corpo ormai inerte giacente ghiaccio
… Ora che ti allontani algida luna
luna bella, dove in breve mi porti
tu, colombella? Perché si fa tanto
strepito per un rantolo dal fondo
dell’abisso, già che riluci anima
stilla infine, appena fuori dal cranio?
18/08/2017
*** rivista e corretta
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