Pubblicato il 27/03/2023 20:41:03
Spingi il dolore, anche se fa male, anche se sembra una catena; spingilo alle soglie più estreme del tuo sentire, accoglilo; è un bimbo che piange e ha le labbra larghe per il troppo urlare… In fondo alla notte muta, la stella, che non giunge mai. Spingilo nei tuoi ricordi rottamati, tra i legni sparsi dei sogni spezzati, le rotte conchiglie d’occasioni mancate, le lacere radici disseccate… Tu stringi, stringi forte il dolore; ti prego no, non scappare! E’ il tuo maestro, la caverna segreta in cui ti puoi inginocchiare, pregare, risvegliare e libero, ricominciare…
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