Pubblicato il 16/03/2023 19:11:34
Fu ideata da me stessa la proiezione di un'immagine del tutto indefinita, quasi impercettibile, che avrebbe potuto proteggere ciò che gli altri mai avrebbero creduto io potessi essere. Erano tante le mattine in cui questa consapevolezza aveva la capacità di farmi sentire quasi potente, al sicuro; nessuno si sarebbe mai accorto di ciò che tenevo rinchiuso, sigillato, in quelle scatole cosi strette e soffocanti da comprimere e immobilizzare anche le menti più inquiete. Ogni cosa era al suo posto e non si sarebbe potuta spostare da lì, e io sapevo che non avrei mai cercato di opporre resistenza per andare alla ricerca di quei raggi di luce che avrebbero potuto accecarmi, un giorno o l'altro, o incenerire quelle briciole di certezze che da anni conservavo nelle tasche insieme ai biglietti dei treni mai presi. La mia esistenza aveva preso la forma di un quadrato perfetto.
« indietro |
stampa |
invia ad un amico »
# 1 commenti: Leggi |
Commenta » |
commenta con il testo a fronte »
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Martina Calvo, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.
|