Giunge la notte e vorrei fosse eterna
una notte elegante nel suo abito lungo
di raso carezzevole gli occhi un velluto la bocca di rosa
una notte che penzola come un melograno
una pallida notte lunare sopra il pozzo la via la chiesa
la porta socchiusa la mano tesa il commiato il profumo
che resta nel vento un istante poi si disperde
Giunge la notte e vorrei fosse eterna
un ricordo un gomitolo gonfio che si dipana un sentiero di stelle
e sentire cadere tutto il peso del giorno le ansie i timori
gli inganni l’ambascia che muove i pensieri
ancora, quando tutto d’intorno pace reclama
e sognare un’orma più grande accanto che all’alba non muore
ma con te condivide il cammino.
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