Pubblicato il 20/01/2011 11:25:07
Son stata e son tua figlia o inquieta potente distesa d’azzurra acqua. Ti ho amato nelle tue dolci acque sempre mi sono lasciata cullare. Non stanotte, oh mio Mare, sei duro e violento troppo sicuro di te, per questa fragile notte per me! Il mio spirito fatto dal tuo fragore, invoca, sai tu chi, per calmarti e lasciare che le mie ossa stanche tra le tue ormai rilassate braccia s’assopiscano, finalmente!
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