Ugualmente, ciò che indietro ci resta,
fa tremare le vene ai polsi: acquista
un riflesso liquoroso di luce
al tramonto, inebriando d'ambra e mosto
che pare quasi di leggerci cenno:
oltre d'ogni cellula "per me si va"
seppure venendo al mondo per sbaglio.
Moto per luogo il dire"per me si va":
per esso ci si avvia ad uscir di senno
monologo recitando, sorpresi
da tutto ciò che di noi resta indietro.
Pian piano che "per me si va" colore
oltre aurora, sulla soglia ci spoglia
natura a dir: "per me si va", oltre il velo
d'un viaggio che s'attende in solitaria
attraverso nonluogo immaginario.
Moto per luogo lungo un sogno: il volo
del transire refrattario all'ordinario,
è che "per me si va" al di là del segno,
vuoti di quanto ha da restarci indietro.
*** Auguri per un nuovo anno che ci porti fuori dall'attuale bolgia dantesca, in cui imperversano crisi climatica, pandemia, guerre, ignoranza, oscurantismo e troppa stupidità.
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