ASCOLTA LE PREGHIERE
Rapide come sgombre illusioni
le corsie ripartiscono pagine di tempo,
ingombri come trascorsi ipogei
i Corsi distribuiscono resti d’aria,
e le campane,
nostalgia di deposti spartiti sono le campane
insieme ai cantori dell’aria precipitate
nel fragore dei propri silenzi.
Con cura sono stati rasati i forti tronchi
nudi come antiche colonne sopravvissute
allo schianto barbarico degli altari.
Credi non sia capace di ferire,
non porti dolorose trasmutazioni
l’astratta forza dei poteri di carta?
Ascolta le preghiere della terra dell’acqua dell’aria del fuoco
silenziose sulle ali grevi degli Angeli,
la corsa misteriosa delle galassie ci riceverà,
del Sole la polvere rappacificata
nella memoria del cielo
custodirà i nostri passi schiacciati
sulla rotazione ingenua della Terra.
Quando iniziò il massacro
dei tetti consentiti ai nidi
delle brezze odorose di lillà
dei colli vestiti di prati
dei boschi intrisi di curiosità,
dei lampi del cuore disciolti tra le ciglia
dei suoi auspici scintillati sulle labbra?
Quando delle limpide stagioni
cesserà l’eletto d’esser corruttore
ed il pettirosso e la capinera torneranno liberi
ad alzarsi dal rametto non più traditore?
Ho paura di sprofondare
nella pavida calca,
nel cerchio inquinato
dei giorni corrotti e confusi,
la luce mi sostiene, ed il dubbio,
non chiedermi, devo dubitare,
l’uomo esplora le profondità della notte
il senso profondo delle stelle sottomette
nel riflesso di specchi padroni
il cuore del tempo oscuro,
devo dubitare.
Dall’autostrada vidi lungo il mare assopirsi
i lampioni dentro il risveglio del giorno,
alla fine dei Corsi trovai l’azzurrità del cielo abbracciata
ai grappoli verdi della rinascenza dei tronchi
e la radura luminosa riconobbe la mia anima.
Senti?
Ogni atomo d’aria reca la traccia d’un volo
ed il mio cuore non può che cantare,
sulle note mosse dalle sue ali
non può che cantare.
A tutti Buon Natale e buon 2023.
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