FORTUNA
Da sempre sono stato un uomo fortunato:
con anima leggera
(altri, non io, dirà superficiale)
son sempre stato in grado di evitare
di farmi troppo male
col rimaner da solo, senza neanche un amore
al calar della sera.
Specialmente l’autunno, stagione intransigente
per via che non si è ancora abituato
il corpo a fare a meno della luce del giorno,
del brusio della gente
e del calore intorno che fino a ieri c’era.
Mi chiedo finalmente,
in questo inverno del nostro scontento,
col freddo giù alle ossa e il buio avanti agli occhi
senza nessuno accanto che mi tocchi
e si faccia toccare e non per gioco,
(ma il mio non è, o un poco sì, un lamento)
se evitando la sera non mi sia sfuggita
la verità più vera di questa nostra vita.
QuinNov22
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